Abstract: Il lavoro descrive gli assetti di contrattazione collettiva più adottati dalle piccole imprese dell´industria, valutandone le ricadute in termini di livelli e dispersione dei salari, sia nel complesso sia nelle diverse aree del Paese. Sebbene le retribuzioni mediane nei contratti dell´artigianato siano più contenute di quelle dei contratti Confindustria, la differenza nei livelli retributivi tra i due tipi di contratto è minima per le retribuzioni basse, potenziale punto di ingresso per una persona in cerca di impiego. Nel 2019, il primo decile della distribuzione dei salari dei contratti artigianato era dell 11,5% inferiore rispetto a quello dei contratti Confindustria; il divario cresce monotonicamente lungo la distribuzione e raggiunge il massimo al nono decile (17%). Tale tendenza è ancor più marcata nel Mezzogiorno, dove le retribuzioni basse mostrano uno scostamento particolarmente contenuto e inferiore rispetto a quello registrato nelle altre aree del Paese. Nel complesso, i risultati sottolineano la presenza di una soglia minima sotto la quale le retribuzioni non vengono fissate, pur in assenza di un salario minimo legale in Italia.